Sara d’Amario al Baldessano Roccati

Il giorno 3 febbraio 2020 dalle 10.05 alle 11.45 in occasione della “Settimana dell’Otium” sarà nostra ospite l’attrice Sara D’Amario, che porterà in scena lo spettacolo intitolato “Sfumature di Donne di scienza” (durata: 80 minuti).

SFUMATURE DI DONNE DI SCIENZA
di e con
SARA D’AMARIO
mise en scène e musiche
FRANCOIS-XAVIER FRANTZ

Hanno rivoluzionato il mondo della matematica, della fisica, dell’astronomia, della chimica, della filosofia, dell’informatica…
Dall’attrice e inventrice Hedy Lamarr, passando attraverso Ipazia, Sophie Germain, il periodo delle “streghe” e quello delle prime donne laureate o insegnanti, dal fascino dell’atomo, alle implicazioni etiche delle “forbici” del DNA… per arrivare ai Nobel2018.
Le scienziate, le loro famiglie, i loro studi, la loro curiosità, la loro tenacia: tante vite, tante storie, tante scoperte.
Lo spettacolo si propone come un mezzo per mettere in luce la presenza e l’attività concreta e fondamentale delle donne nel mondo scientifico.
La scrittura drammaturgica non segue un ordine cronologico, privilegiando collegamenti più inaspettati, curiosi e divertenti della vita di una ventina di scienziate, a partire dal IV secolo a.C., fino alle donne premi Nobel del 2018.
Il tono non è mai polemico o discriminatorio nei confronti degli uomini, in virtù di un messaggio più ampio e positivo di cui lo spettacolo è promotore: la differenza tra donne e uomini va assunta come un valore e non come motivo di scontro, di paura, di violenza.
Per questa ragione, nell’arco della rappresentazione saranno citati padri, mariti, colleghi, insegnanti che hanno saputo superare le abitudini mentali della loro epoca e abbattere i pregiudizi rispetto alle capacità scientifiche delle donne, per sostenerle e riconoscerne i talenti e i meriti. Questo non vuol dire che la Storia sia stata edulcorata o epurata dagli episodi negativi, alcuni vengono menzionati proprio con l’intento di dissipare ogni eventuale dubbio che si tratti della “normalità”.
Il secondo grande messaggio di cui il monologo Sfumature di Donne di Scienza si fa promotore riguarda proprio il pregiudizio che spesso, ancora oggi, etichetta le ragazze come poco dotate o poco interessate alle materie scientifiche e in particolare alle scienze “dure”, la matematica, la fisica, la chimica. Non solo lo studio delle fonti bibliografiche ma le numerose conversazioni con studenti (dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado) hanno rivelato che questo pregiudizio è ancora molto presente, a volte nelle bambine e ragazze stesse.